ETS: 2 linee di azione dalla riforma fiscale. Quale seguirà il legislatore?
Come dovrebbe essere riformata la disciplina fiscale degli enti del Terzo settore? Dalla legge delega della riforma fiscale emergono due possibili linee di azione. Il Governo può adottare misure di sostegno per gli ETS, riordinando le variegate forme di fiscalità di vantaggio ed intervenendo nella strategica fase di finanziamento di queste fondamentali organizzazioni sociali. Queste (condivisibili) soluzioni agevolative potrebbero, però, es-sere affiancate da una seconda (più ambiziosa) azione di riforma, che potrebbe interessare la stessa soggettività fiscale degli ETS, che non risulta assimilabile né a quella degli enti commerciali (stante l’assenza di un lucro soggettivo), né a quella degli enti non commerciali (considerato che gli ETS non si limitano a svolgere attività meramente erogative di beni e servizi, ma possono anche svolgere attività produttive). Quale potrebbe (o dovrebbe) essere?
