La scissione mediante scorporo trova le regole fiscali
Il secondo modulo della riforma IRPEF e IRES interviene sulla disciplina della scissione mediante scorporo. Sinora una società poteva operare secondo due modalità: conferendo parte dell’attivo a un’altra impresa ovvero operando una scissione. Pur avendo un analogo contenuto economico, le due operazioni sono del tutto difformi. Il decreto delegato disciplina ex novo l’istituto, inquadrandolo nell’ambito della scissione e confermandone la neutralità: la partecipazione ricevuta ha un valore fiscale pari alla somma algebrica delle attività e passività oggetto del trasferimento, anche se non configurano un’azienda. Specularmente i beni entrano nella nuova società con i loro valori fiscali presso la scissa, e con la data originaria di acquisto, rilevante per la rateazione della plusvalenza e per la PEX delle partecipazioni trasferite. Correlativamente per la partecipazione ricevuta, il possesso retroagisce a quello dell’azienda o matura in continuità nel caso in cui non sussistano i requisiti temporali.
