La norma del T.U. sull’oggetto del ricorso tributario nasce già “vecchia” e problematica
Nell’ambito dell’attività di riordino delle disposizioni che regolano il sistema tributario che sta conducendo il Governo a redigere i Testi Unici, suscita perplessità la riscrittura dell’attuale disposizione dedicata all’oggetto del ricorso e ai vizi sollevabili in giudizio. L’art. 65 del T.U. Giustizia Tributaria, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri, non tiene conto, infatti, della recente introduzione delle norme dello Statuto dei diritti del contribuente che, a fronte delle diverse ipotesi patologiche degli atti dell’Amministrazione finanziaria, abbinano (in modo innovativo) diversi regimi processuali di deducibilità dei relativi vizi. Il mancato coordinamento con le disposizioni novellate dallo stesso legislatore delegato rischia di rendere la redazione (tutt’altro che compilativa) dei Testi Unici un esercizio di semplificazione di mera facciata, che può essere fonte di ulteriore complessità per il delicato sistema processual-tributario?
