Da una piccola officina lombarda a leader globale: Bcs si racconta tra meccanizzazione agricola e passaggio generazionale

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Nata negli anni ’40 in una piccola officina di Abbiategrasso grazie all’ingegnere Luigi Castoldi, Bcs si afferma oggi come leader nella meccanizzazione agricola. Con oltre 800 dipendenti, tre stabilimenti produttivi in Italia e una presenza globale, vanta una rete distributiva in più di 100 paesi. Alla base del successo ci sono 80 anni di esperienza e continua innovazione tecnologica. A raccontare l’evoluzione dell’azienda sono Fabrizio e Giulia Castoldi, seconda e terza generazione alla guida del gruppo.

Giulia, come è iniziata la storia di Bcs? 

Negli anni ’40 mio nonno Luigi, osservando il duro lavoro nei campi, progettò una delle prime motofalciatrici semoventi al mondo, la Mf 243. Grazie alle sue performance e alla riduzione della fatica, segnò una svolta per l’agricoltura italiana. Questo successo portò Bcs a crescere rapidamente, introducendo mietilegatrici, motocoltivatori e rotative a dischi per trattori negli anni ’70.

Fabrizio, come avete gestito il passaggio generazionale? 

Entrato in Bcs nel 1973, ho seguito le orme di mio padre con un percorso graduale, assumendo la presidenza con il nuovo millennio. Se mio padre ebbe l’intuizione iniziale, io ho portato l’azienda su scala internazionale, acquisendo Ferrari nel 1988 e Pasquali nel 1999, aziende leader nei trattori specializzati.

Giulia, come sei entrata in azienda?

Dopo una laurea in psicologia, ho sentito il desiderio di conoscere l’azienda di famiglia. Nel 2010 ho iniziato con uno stage nei reparti produttivi, acquisendo conoscenze fondamentali. Ho poi completato un master in Strategia aziendale alla Sda Bocconi, divenendo responsabile marketing e ora board manager, con visione strategica a 360 gradi.

Fabrizio, quali sono i valori che hanno guidato la crescita di Bcs?

Innovazione e qualità sono i nostri pilastri. Investiamo costantemente in tecnologie all’avanguardia per garantire prodotti performanti e sostenibili. Inoltre, valorizziamo il capitale umano, combinando passione per l’agricoltura, talento e formazione. Per noi, la crescita aziendale è inscindibile da quella delle persone al suo interno.

L’articolo Da una piccola officina lombarda a leader globale: Bcs si racconta tra meccanizzazione agricola e passaggio generazionale è tratto da Forbes Italia.

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