I panettoni più creativi del 2025: cosa scegliere per Natale
Il panettone non è più solo il classico dolce milanese da fine pasto. Oggi è un prodotto che si reinventa: creativo, salato, agrumato, spinto su farciture estreme o radicato nel territorio come un vino d’annata. È diventato il manifesto di una pasticceria che sperimenta e racconta identità. Portarlo in dono significa scegliere, selezionare, prendersi la responsabilità del gusto.
Ecco una selezione dei panettoni più interessanti del Natale 2025, ideale per chi cerca idee last minute.
Forno Sammarco – “Lu’ Limone, il Panterrone della Terra”
Il “Panterrone” di Forno Sammarco nasce dalla terra pugliese e alla terra rende omaggio con un impasto realizzato con grano tenero o arso. Le oltre dieci varianti culminano nell’ultima creazione al limone candito firmata da Corrado Assenza: un’esplosione aromatica che al primo assaggio sembra insolita, ma poi conquista con la sua complessità identitaria. Un panettone pluripremiato: per La Cucina Italiana è stata l’unica vera novità del 2014, nel 2017 primo tra i panettoni vegani per il Gambero Rosso, e tra i migliori dieci nel 2018 e 2019.
Gran Caffè Gambrinus – “Il Cuore Di Napoli nel Panettone”
Per il Natale 2025, Gran Caffè Gambrinus propone il suo panettone classico — un dolce natalizio che racchiude la tradizione partenopea: soffice e profumato, arricchito da uvetta e canditi selezionati e realizzato con una lievitazione lenta e naturale, per garantire una consistenza morbida e un aroma pieno e accogliente. Ogni fetta racconta la passione, la storia e l’eccellenza artigianale di un locale che dal 1860 è simbolo di Napoli, trasformando il panettone in un ponte fra la tradizione delle feste e i sapori del Sud.
Inglima – “Agrumi in Festa”
Il Panettone agli Agrumi della Pasticceria Angelo Inglima racchiude il profumo intenso degli agrumeti siciliani. Arance, limoni e mandarini – canditi e trasformati in pasta di mandarino artigianale – si fondono in un impasto soffice, frutto di 36 ore di lievitazione naturale. Guidata oggi da Giovanni Inglima, la pasticceria porta avanti dal 1964 un’eccellenza che si ritrova in ogni fetta: fresca, armoniosa e profondamente mediterranea.
Glufree Bakery – “Il Classico senza glutine che sa di Tradizione”
Dal 2014, in via Curtatone a Milano, Glufree rivoluziona il mondo gluten free con panettoni senza glutine e senza frumento deglutinato, disponibili anche senza lattosio. Per non sentirsi da meno se avete qualche intolleranza alimentare, sempre più diffuse ultimamente. Il nostro preferito è quello con le gocce di cioccolato fondente, per chi non ama l’uva sultanina o la frutta candita, e per i super golosi.
Baghi’s – “Albicocca e caramello… da sogno”
La variante albicocca e caramello calato è la sintesi perfetta della filosofia Baghi’s: ingredienti di qualità, lunghe lievitazioni (50–60 ore) e lievito madre fresco senza lievito di birra. Farina di grano da selezione climatica, burro olandese ottenuto per centrifuga, uova fresche, utilizzo di solo lievito madre fresco, senza alcuna aggiunta di lievito di birra o coadiuvanti: il risultato è un panettone naturalmente digeribile, non eccessivamente dolce grazie alla fermentazione prolungata, che riduce lo zucchero in modo naturale.
Romanengo – “La Clementina in Carrozza”
La storica confetteria genovese fondata nel 1780 firma un panettone elegante, in scatola di legno, perfetto per far colpo al pranzo di Natale. Lievito madre, consistenza setosa e soprattutto clementine candite Romanengo, icona di un sapere artigianale rimasto intatto nei secoli. Un lievitato luminoso, agrumato, raffinato.
Loison – “Il Giardino delle Meraviglie”
Dario Loison è l’artefice dei golosi lievitati che si trovano sulle tavole, ma la moglie, Sonia, è la visual che rende tutti i panettoni di Loison unici. Per quest’anno ha immagino un Eden poetico popolato da uccelli, frutti e fiori, dando vita a collezioni come la Latta XIX, lo scrigno Magia, il bauletto Sogno e il cubo Armonia. Così il panettone diventa simbolo, rituale e un piccolo gesto d’amore da condividere.
Iyo Group – “Il Panettone che Profuma d’Oriente”
Firmato dal pastry chef Kim Kyunjoon, questo panettone unisce Milano agli agrumi dell’Estremo Oriente per un panettone da stella Michelin. Yuzu e halabong dell’isola di Jeju, canditi artigianalmente, regalano note freschissime e vibranti. A completare il quadro: cioccolato al latte caramellato e fava tonka per una rotondità avvolgente.
Olivieri – per chi ama il vero classico
Una produzione che sfiora i 1500 pezzi al giorno, ma con controllo totale su ogni fase: impasti, pirlatura, cottura, confezionamento. Il lievito madre è gestito da squadre specializzate e il processo è monitorato digitalmente, certificato dall’Università di Padova insieme alla guida di due fratelli che portano alta la pasticceria veneta nel mondo, fondando anche una sede americana. Una qualità riconosciuta da guide e premi nazionali: la nostra scelta è quella di provare il classico.
Malìa Milano – “Tra Tradizione, Mare e Vesuvio”
Malìa punta su ingredienti eccellenti: burro AOP belga e un lievito madre centenario ma con un bel twist partenopeo. Da provare il panettone Anacaprese (cioccolato bianco, mandorle, limone) o due versione salata, per chi non ama il dolce natalizio: il classico panettone gastronomico napoletano (parmigiana, salsiccia e friarielli, cicoli e ricotta) oppure il pandoro salato salsiccia e friarielli con mozzarella di bufala.
Una linea che unisce Napoli, Milano e creatività pura.
Domori – “Cacao in Festa”
Il Panettone Classico Domori celebra il connubio perfetto tra lievitati e cioccolato. L’impasto naturale è ricco di gocce fondenti e arancia candita. La latta da 1 kg, in stile Arts and Crafts, è un pezzo da collezione: avorio, oro e dettagli floreali salvia. Solo per chi ama il cioccolato alla follia.
Il Pasticcere Sapiente – “Melanzane di Natale & Torta di Riso in Lievitazione”
Pierluigi Sapiente, bolognese doc, classe 1993, allievo di Fabbri e Massari, vincitore del World Pastry Star under 35, porta tecnica e ricerca al servizio della tradizione regionale. Due i panettoni creativi e identitari tra cui non abbiamo saputo scegliere: le melanzane e cioccolato, ispirato a un classico del Sud e la torta di riso, omaggio alla tradizione bolognese.
Porretto – “La Matrioska che sa di Panettone”
Il Panettone Matrioska di Luca Porretto è un brevetto originale: un impasto “dentro l’altro” che lo rende un panettone “doppio”. All’interno: cacao, cioccolato fondente al 58% e albicocca candita. All’esterno: vaniglia e arancia candita. A completare: glassa al cremino di pistacchio di Bronte e zenzero, più sac à poche di crema al pistacchio. Un gioco di contrasti e consistenze sorprendente.
Cracco – “Il Panettone da Galleria d’Arte”
Il Panettone Milano Limited Edition dello chef Carlo Cracco, neanche a dirlo, omaggia l’eleganza del ristorante in Galleria. Lievitazione lenta, impasto soffice e canditi selezionati di arancia e cedro, con uvetta di primissima qualità. La latta richiama l’iconica carta da parati: raffinata come il suo gusto.
Vandalo – “Il Ribelle Agrumato al Vermouth”
Un nome, un programma. Il Panettone Vandalo arancia, uvetta e vermouth unisce lievitazione naturale di 36 ore a una pasta candita di mandarino, limone e arancia, uvetta e un twist alcolico firmato Glep Vandalo. Impasto con farine macinate a pietra e burro piemontese, confezione graffiante: un panettone che urla libertà creativa.
Maicol – “Torino, Cioccolato & Poesia Lievitata”
Maicol Vitellozzi e Francesca Corbi, anima di Maicol – Croissant Pane Pasticceria a Torino, presentano una linea di panettoni che unisce lunga lievitazione naturale, materie prime selezionate e una sensibilità contemporanea per gli impasti. Consigliamo il Panettone al Caramello che esprime note avvolgenti grazie alle gocce di cioccolato al caramello e a un accenno di caramello salato. Ogni panettone racconta una pasticceria che, pur rispettando la tradizione, ama esplorare nuovi equilibri di gusto.
Fratelli Sicilia – “La Giostra Incantata”
La Giostra è un panettone che profuma di infanzia: 72 ore di lievitazione naturale, soffice e genuino, con arancia rossa della Piana di Catania e uvetta siciliana. È custodito in una latta illustrata da Jessica Adamo, dove bambini cavalcano pesci e uccelli in un carosello poetico. Un panettone che emoziona, non solo che nutre. E la cui latta è un regalo da tenere a lungo.
Peck – “I Gourmet del Panettone”
Per celebrare i suoi 140 anni di storia, Peck Milano propone una selezione di panettoni che riflette tutto il suo stile gastronomico: preciso, elegante e profondamente legato alla qualità delle materie prime. Tra le varianti, spicca il Pere e Cioccolato, dove la dolcezza delle pere candite e l’intensità del fondente dialogano in un impasto soffice e aromatico. Il Mandarino e Crema al Pistacchio esprime invece la fragranza dei mandarini tardivi di Ciaculli, completata da una crema al pistacchio che amplifica ogni morso, mentre il Sacher reinterpreta la celebre torta viennese attraverso un impasto scuro al cacao, arricchito da confettura di albicocca e pepite di cioccolato. Tre panettoni diversi ma uniti da un’unica filosofia: portare sulle tavole delle feste l’eleganza senza tempo che da oltre un secolo contraddistingue il nome Peck.
L’articolo I panettoni più creativi del 2025: cosa scegliere per Natale è tratto da Forbes Italia.







